LEGGE DI BILANCIO 2021 SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE
Con il passaggio parlamentare sono stati inseriti nel testo alcuni emendamenti relativi al pacchetto famiglia 2021, tra cui le nuove risorse destinate alle misure di sostegno per il rientro a lavoro delle madri lavoratrici dopo il parto, il premio alla nascita, anche noto come bonus mamma domani, il bonus asilo nido, l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori e le detrazioni per i figli a carico: tutti interventi che gradualmente verranno superati a causa dell’introduzione dell’assegno unico che prevede per ogni famiglia, a partire da luglio 2021, per ciascun figlio, dal settimo mese di gravidanza e fino al ventunesimo anno di età, un assegno mensile, che dovrebbe essere compreso tra i 200 e i 250 euro, con una maggiorazione del 20% per i figli successivi al secondo e per quelli con disabilità. I beneficiari dell’assegno unico saranno tutti i genitori italiani, quelli dell’Unione europea e gli extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo, di lavoro o di ricerca, residenti in Italia da almeno due anni anche non continuativi e, naturalmente, con figli a carico under 21 (soglia che si potrebbe innalzare a 25 anni per famiglie con redditi bassi e con figli che frequentano l’università).
Il sostegno sarà previsto non solo per i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, ma anche per gli autonomi, i liberi professionisti, i disoccupati e gli incapienti. Inoltre la manovra conferma la pre- senza del bonus bebè, sussidio mensile da 80 a 160 euro, calcolato in base alla condizione econo- mica, per il prossimo anno. Il bonus verrà riconosciuto per ogni figlio nato o adottato dal 1° gen- naio 2021 al 31 dicembre 2021. Questa agevolazione si unisce ad una serie di misure che verranno progressivamente inglobate dall’entrata in vigore dell’assegno unico. Tra queste, fino al 30 giugno 2021, ci sono il bonus asili nido e il bonus mamma domani.
Con la Manovra 2021 inoltre viene prolungata e incrementata la durata del congedo obbligatorio di paternità, che sale a dieci dai sette previsti nella manovra 2020. Si tratta di un diritto autonomo, che potrà essere sfruttato dal padre sia durante il congedo di maternità della madre lavoratrice sia successivamente allo stesso.
Coordinatrice Pari Opportunità Puglia
Doriana Caleandro