STUDIO UIL SU RISORSE IMPEGNATE PER CONTRASTARE LA PANDEMIA
Dall’inizio della pandemia di COVID-19 al 31 dicembre 2020, lo Stato italiano ha impegnato a debito 141 miliardi e 886 milioni per interventi a sostegno delle persone e dell’economia del Paese.
Queste risorse sono state allocate per il 67% (95 miliardi e 732 milioni) a imprese e lavoratori autonomi; il 26% (36 miliardi e 327 milioni) per cassa integrazione e sostegno al reddito dei lavoratori dipendenti; il resto per altre misure trasversali.
Il tema che dobbiamo porci in prospettiva della ricostruzione economica e produttiva del Paese è quello di come si procederà al risanamento di questo debito. In tale direzione, un’equa riforma fiscale è lo strumento indispensabile.
Bisogna assolutamente evitare che questo risanamento sia ancora una volta pagato dai lavoratori dipendenti e dai pensionati che sono i soggetti a più alta fedeltà fiscale.
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