UILM PARI OPPORTUNITA’

AUDIZIONE COMMISSIONE EUROPEA – AGENDA PER LA PARITA’ DI GENERE

Ringraziamo per questa audizione, apprezzando l’intento di considerare il Sindacato come interlocutore in grado di offrire fattiva collaborazione in fase di proposta e siamo sempre disponibile anche per le fasi successive di valutazione.

Apprezziamo l’intento dell’Europa di proporsi come riferimento per la parità di genere in un contesto mondiale con una decisa azione in merito ai diritti ed al superamento di stereotipi culturali e criticità economiche in materia di parità di genere, emancipazione femminile e sicurezza, attraverso azioni mirate e sollecitando il dialogo politico.

I 5 pilastri sono sicuramente un buon punto di partenza per l’azione esterna dell’UE e per passare dalle parole ai fatti.

Apprezziamo il riferimento all’Agenda 2030 dell’ONU per uno sviluppo sostenibile, ritenendo i 17 obiettivi tutti suscettibili di un’ottica di genere che non può essere limitata al solo Goal 5; stiamo lavorando in ogni contesto a che l’uguaglianza di genere sia considerata una trasversalità condivisa.

Come sindacato tuttavia rileviamo che nel documento proposto per l’audizione manca il riferimento ad alcune importanti determinazioni già assunte nel contesto mondiale, come le Convenzioni ILO n. 87 su libertà di associazione sindacale1 e n. 98 su diritto alla contrattazione2 , ed altre più “di genere” riguardanti parità e non discriminazione, maternità, lavoro domestico, violenza e molestie sul lavoro.

Sindacalmente hanno tutte un valore particolare, e ci piacerebbe che l’Europa facesse sem- pre esplicito riferimento ad esse.

AGENDA PER LA PARITA’DI GENERE NELL’AZIONE ESTERNA ALL’UE

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