OSSERVATORIO DEL VENTENNIO 2000 – 2020

LA MANCANZA DI POLITICHE INDUSTRIALI INABISSANO IL PAESE

Il prodotto interno lordo italiano tornerà alla fine dell’anno sotto i livelli del 2000, quando l’economia del nostro Paese cresceva del 4%.
Dieci anni più tardi, nel 2010, il pil è aumentato al ritmo dell’1,8% e alla fine del 2020 dovrebbe registrarsi un brusco calo del 12%.

L’inflazione è passata dal 2,2% del 2000 all’1,8% del 2010, mentre quest’anno dovrebbe fermarsi po- co sopra soglia zero (0,2%).
In calo gli investimenti, dal 20,8 del pil del 2000 al 18% del 2018, mentre resta alta la quota di risparmi, stabile sopra il 20% del pil”.

Un osservatorio del ventennio 2000-2020, in cui si palesa l’assenza di una vera politica industriale per il Paese. Sul versante delle finanze statali si sono registrati contraccolpi negativi: il debito pubblico si attestava al 91% del pil nel 2000, al 112% nel 2010 e, alla fine di quest’anno, dovrebbe salire fino al 150-160%; tra il 2000 e il 2020 la spesa per la previdenza e per le pensioni è passata dal 15% al 22% del pil.

L’unico elemento forse “positivo”, è quello relativo al tasso di occupazione che era al 57,2% nel 2000 e oggi si attesta al 63,2%, ma il forse è d’obbligo, atteso che il dato non tiene conti degli inattivi e di quanti hanno smesso di cercare un impiego.

Gli effetti nefasti della pandemia si sono sommati alle carenze strutturali di un sistema-Paese, che, negli ultimi vent`anni, di fronte alle sfide della globalizzazione e ai paletti europei, senza avere la capacità di raccogliere gli stimoli positivi dell’Unione, non ha avuto uno straccio di politica industriale, coerente e continuativa.

Appare manifesto che all’interno del Paese permane il serio problema della mancanza di definizione di una politica industriale, lungimirante e stabile.

Inoltre, l’emergenza epidemiologica, ha di fatto visto il varo di misure volte al tamponare la crisi, attraverso il ricorso, a nostro giudizio, di interventi e incompatibili a fronteggiare una flessione industriale e sociale pericolosissima che se non debitamente attenzionata, lo ripetiamo, darà inevitabilmente corso a tensioni sociali fortissime.

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