INFORTUNI SUL LVORO

DATI INAIL INACCETTABILI. SERVE MANTENERE ALTA L’ATTENZIONE SULLA SICUREZZA

Sono stati pubblicati il 31 di agosto, i dati sulle denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail, al 31 luglio 2020. Nonostante un calo complessivo delle denunce di infortunio sul lavoro (288.873 vs 378.671 nello stesso periodo del 2019), sono state 716 le denunce di infortunio con esito mortale nei primi sette mesi del 2020, 117 in più rispetto allo stesso periodo del 2019. Numeri inaccettabili, tanto più se si considerano le tante lavoratrici e i tanti lavoratori in smart working. 644 i lavoratori maschi deceduti a fronte di 72 lavoratrici. Quasi tutti di nazionali- tà italiana (609), la maggior parte nella fascia di età 50-64 anni (417) e più di un terzo nel Nord-Ovest (37%).
Considerando tali dati e l’evidente impatto che la diffusione della pandemia ha avuto sull’incremento delle denunce – al 31 luglio 2020 sono state 276 le denunce di infortunio con esito mortale a seguito di Covid-19 pervenute all’Inail.
La nostra organizzazione sindacale Confederale e di categoria, chiede che venga posta attenzione, oltre al richiamo del rispetto dei protocolli sulla sicurezza, ai tanti lavoratori e lavoratrici cosiddetti “fragili” del settore privato e pubblico sia in termini di sorveglianza sanitaria che di sostegno al reddito.
L’attenzione sulla sicurezza va mantenuta alta: non solo rispetto all’emergenza Covid-19, ma in un quadro più ampio e generale, rispetto al quale non possiamo permetterci di abbassare la guardia.

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