ARCELOR MITTAL – EX ILVA: TUTTO PRONTO SI DIREBBE

UILM AVVERTE: NO AD ACCORDI PRECONFEZIONATI

Il frastuono dei mass media unito alla fuga di notizie da apparenti fonti del MISE, annunciavano la possibile intesa tra Governo e multinazionale nella giornata di oggi (trattata a pag. 2 nel numero VII de “il Venerdì”), sebbene il termine non fosse perentorio. Atto che, nei fatti, si unisce alla sequela di annunci di intenti delle scorse settimane.

Ovvio che, tutti questi rinvii, analizzando i fatti degli ultimi giorni uniti a ciò che giornalmente constatiamo all’interno ed all’esterno della fabbrica, non fanno assolutamente il bene dei lavoratori e della Comunità. Più passano i giorni e più c’è il rischio di appesantire ancora di più la situazione all’interno degli stabilimenti, in primis quello di Taranto, già in forte difficoltà da tempo, causa la grande incertezza sul futuro.

Resta ferma la totale opposizione della UILM a qualsiasi intesa presente e futura, che, possa anche lontanamente mettere in discussione i livelli occupazionali in generale sia per i lavoratori di Arcelor Mittal, dell’ Appalto e quelli attualmente in Amministrazione Straordinaria e gli interventi di ambientalizzazione degli stabilimenti previsti dall’accordo del 6 settembre 2018.

Discussioni proseguite tra Governo e multinazionale che, lo ricordiamo, non ha visto il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, e che, per quanto si apprende, accomunerebbero la volontà delle parti contenuta nell’ulteriore “bozza di accordo” riveduta rispetto a quella del 20 dicembre e, per effetto della quale, il Giudice di Milano Claudio Marangoni ha deciso il rinvio dell’udienza al prossimo 6 Marzo 2020.
In definitiva, le parti congelerebbero il contenzioso civile.

Governo sappia, continueremo a sostenere con forza la nostra netta contrarietà a ricevere “compiti già fatti”, quando in ballo c’è la vita e la sorte di decine di migliaia di lavoratori e di una Comunità intera. Non accetteremo accordi preconfezionati.

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