VIDEOCONFERENZA PREFETTURA DI TARANTO

UILM AVVERTE: A RISCHIO LA TENUTA SOCIALE, GOVERNO INTERVENGA

Si è svolta nella giornata di Martedì scorso la riunione in modalità videoconferenza con il Prefetto di Taranto Sua eccellenza Demetrio Martino. E’ stata la UILM a prendere per prima la parola per voce del Segretario generale Antonio Talò’. Senza troppi giri di parole, l’impostazione del suo intervento è stato netto e privo di fraintendimenti: Il pericolo è serio e reale che la tenuta sociale salti a fronte di questa grave, protratta situa- zione esistente in ArcelorMittal e che coinvolge migliaia di lavoratori. La UILM ha dunque chiesto al Prefetto di Taranto di trasferire al Governo questa preoccupazione, non certo dettata dall’ansia, ma frutto dei fatti reali.

Tutto ciò fa il paio con la letterale esasperazione profonda, a fronte della quale non bisogna perdere più tempo e per la quale o si ha la capacità pratica di inchiodare Arcelor-Mittal alle proprie responsabilità oppure la si manda via, – come sostiene Talò – la si “accompagna alla porta”, e anche velocemente.

Durante la videoconferenza, non abbiamo trattato altri aspetti, sarebbe stato superfluo e soprattutto ridondante insistere a rappresentare una situazione di per sé difficile, peraltro ampiamente già nota al Prefetto. Il punto critico ora è l’emergenza sociale, dei lavoratori e delle famiglie e di una situazione in pericolosissimo stallo le cui pesantissime ricadute non giovano a niente e nessuno. E’ impensabile oltre che ingiustificabile continuare a permettere che migliaia di persone in cassa integrazione con un sostentamento di meno di 800 euro al mese si aggiungano ad altri che perfino aspettano ancora la cassa integrazione dall’Inps. Con queste “somme”, anzi, sottrazioni, è complicato gestire una famiglia, le spese ed onorare mutui e affitti.

Tutto ciò che la UILM ha rappresentato al Prefetto, ha come cartina di tornasole la giornata di martedì 9 giugno in occasione dello sciopero e del presidio dei lavoratori davanti la direzione di ArcelorMittal, allorquando ci sono stati momenti di fortissima tensione all’esterno dei cancelli, seppur considerando la presenza di appena qualche centinaia di persone. Si provi, con la sola immaginazione alla raffigurazione di migliaia di gente legittimamente esasperata in protesta con cui sarà impossibile parlare o peggio qualcuno che pensi forse di poterla calmare in qualche modo.

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