VERTENZA EX ILVA – IL PUNTO

AGLI SCENARI NON PERMETTEREMO LA SCENEGGIATA ADESSO PROSEGUIRE SPEDITI E CON LA CONDIVISIONE SOCIALE

Si è tenuta la riunione tra Organizzazioni sindacali e Ministri, prevista per oggi. E’ stato Domenico Arcuri di Invitalia a rappresentare lo stato della vertenza in merito agli sviluppi a poco piè di quindici giorni dal termine del 30 novembre 2020. Arcuri ha parlato di tre “scenari”, dettagliando la seguente condizione: Primo scenario, si riassume nell’ambito delle possibilità che AM dia corso alla forma pattizia con il governo ai sensi dell’intesa del 4 di marzo 2019 retrocedendo di fatto dai rami d’azienda. Condizione questa che determinerebbe, secondo il Governo, una fase di stallo per consentire ad soggetto diverso il rilevamento degli asset di ILVA. Il secondo scenario, si riassume nella condizione che ArcelorMittal non retroceda momentaneamente dal ramo d’azienda, essendone affittuario fino al giugno del 2022 esercitandone la condotta dello stesso per le specifiche linee guida in capo alla multinazionale. Il terzo scenario è rappresentato dalla condizione che si possa addivenire ad un accordo all’interno del quale, secondo Arcuri, prevedere un nuovo piano industriale con il contributo di un soggetto pubblico indice di Invitalia.
Fatta premessa di questi tre scenari, Domenico Arcuri ha evidenziato che quest’ultima condizione è quella per la quale sono in corso le trattative, comunicando altresì che la fine di questo mese è quella per la quale, sempre secondo Arcuri, si possa trovare l’effettiva intesa per la costituzione del nuovo soggetto societario.

Per la UILM, già dall’ulteriore confronto previsto per la prossima settimana servirà procedere spediti per porre la parola fine a questa insostenibile condizione. La precaria condizione degli impianti e dei lavoratori (tutti), non possono più attendere. A partire dalla prossima settimana ci aspettiamo un confronto costante e serio con il sindacato, solo attraverso il quale poter coniugare interessi reciproci, indispensabili per poter addivenire ad un’intesa fondata sulla condivisione sociale e che lasci alle spalle anni di sofferenza ed incertezza per un’intera comunità.

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