CONGEDO PARENTALE “CURA ITALIA” : 15 GIORNI INSUFFICIENTI!
Il decreto “Cura Italia”, tra le misure di sostegno economico per famiglie e lavoratori connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, come ben noto ha previsto anche dei congedi parentali straordinari di massimo 15 giorni complessivi.
La fruizione del congedo è riconosciuta alternativamente ad uno solo dei genitori per nucleo familiare per i figli di età non superiore ai 12 anni o con disabilita, riconosciuta con retribuzione al 50% a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore disoccupato o non lavoratore. In quest’ottica, anche il coniuge del lavoratore in smart working può richiedere il congedo in questione, visto che il lavoro agile è considerato, in questo momento, modalità ordinaria di svolgimento dell’attività lavorativa.
Spettano anche dei congedi ai genitori, lavoratori dipendenti con figli minori, di età compresa tra i 12 e i 16 anni, in questo caso, però, si ha diritto di astenersi dal lavoro senza corresponsione di indennità né riconoscimento di contribuzione figurativa, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro. Il suddetto decreto aveva previsto la possibilità di utilizzare i giorni dal 5 marzo al 3 aprile 2020 ad oggi con estensione fino al 13 aprile.
A giudizio del coordinamento UILM Pari Opportunità di Puglia e Territoriale, si ritiene debbano essere poste tutte le cautele del caso a salvaguardia del nucleo familiare, atteso che l’ulteriore proroga, non tutela al 100% le lavoratrici e/o lavoratori, lasciando comunque queste famiglie in serie difficoltà per un motivo molto comprensibile: purtroppo, o per fortuna, non si è chiamati al dovere genitoriale a tempo part-time. I 15 giorni messi a disposizioni non sono sufficienti. Appare evidente, dunque necessario, dotare questi lavoratori, e le loro famiglie, della giusta attenzione, volta all’aggiunta di ulteriori giorni rispetto ai 15 previsti e, non porre il vincolo del limite di età in presenza di figli minori.
In tale ambito, si rende necessario intavolare urgentemente un confronto con le Istituzioni preposte, teso a limare gli effetti di tali provvedimenti, al fine di poter garantire l’assistenza ai figli per il tempo necessario in osservanza alle disposizioni di legge e, comunque, sino a quando non saremo definitivamente al di fuori di questa emergenza dalle elevate criticità.