PROPOSTA IRRICEVIBILE DI FEDERMECCANICA E ASSISTAL SCIOPERIAMO PER DIFENDERE LA LIBERTA’ E I DIRITTI
Abbiamo deciso di scioperare per difendere il contratto nazionale di lavoro, messo in discussione da Confindustria e utilizzato strumentalmente per affossare tutti i rinnovi contrattuali. Vogliamo evitare questa deriva liberista e uniremo i lavoratori intorno a un unico obiettivo: rinnovare il contratto per difendere le libertà e i diritti dei lavoratori. Due ore di sciopero da subito con assemblee in tutti i luoghi di lavoro per informare i lavoratori e quattro ore con lo sciopero generale il 5 novembre, a un anno esatto dall’avvio della trattativa. Noi vogliamo tornare al tavolo con Federmeccanica ma non a queste condizioni. Vogliamo avviare una seria trattativa di merito senza pregiudiziali, come non è accaduto finora, e rinnovare un contratto che aumenti i salari e il potere d’acquisto dei lavoratori.
Se non rinnoveremo il contratto dei metalmeccanici, Confindustria si assumerà la grave responsabilità davanti al Paese di bloccare il rinnovo di 10 milioni di lavoratori con il contratto scaduto. Vogliamo unire tutti i lavoratori e le forze politiche che dovranno decidere se difendere il contratto nazionale di lavoro, i diritti e le libertà dei lavoratori oppure stare con Bonomi (Confindustria).
Non arretreremo mai di fronte a questa deriva liberista che vuole mettere in discussione quanto abbiamo conquistato con la lotta negli anni.
Da tempo sosteniamo che la ripresa del Paese passa anche attraverso il rispetto dei rinnovi contrattuali e gli aumenti dei salari. Ed è per questo che richiamiamo Confindustria al rispetto di quanto insieme sottoscritto nel Patto della Fabbrica, in cui fra gli obiettivi comuni vi è quello di “contribuire a determinare le condizioni per migliorare il valore reale dei trattamenti economici.
Grave, quindi, la rottura del tavolo dei metalmeccanici, e quanto avvenuto con il Contratto degli Alimentaristi nei mesi scorsi. Pertanto, si ritengono imprescindibili le decisioni di lotta assunte, al fine di dare le giuste tutele economiche e normative a milioni di lavoratrici e lavoratori in attesa di rinnovo contrattuale.
Vogliamo ricordare l’impegno dei lavoratori del settore che stanno mettendo in atto in questo periodo di pandemia Covid-19.
La responsabilità che il mondo del lavoro ha dimostrato nel garantire la continuità produttiva merita rispetto, a partire da quanto stabilito nell’Accordo del marzo 2018.
La nostra priorità è sempre stata quella di rinnovare in tempi brevi i Ccnl scaduti. É anche tramite questi che si può attuare una politica in grado di incentivare la domanda interna e di conseguenza far ripartire il sistema economico. È la fondamentale risposta che possiamo dare al Paese per aiutarlo a ritrovare la strada della ripresa.
Ci vogliono determinazione e senso di responsabilità, ma è l’unica strada percorribile. In questo quadro, oltre le azioni di mobilitazione assunte, è necessaria la richiesta di un confronto con il Governo che abbia al centro la ripresa produttiva e la buona occupazione.
Il Governo non scordi che gli impegni che dovrà assumere il nostro Paese per rendere operativi i finanziamenti previsti dal Recovery Fund, richiedono la condivisione delle rappresentanze del mondo del Lavoro.