UILM NAZIONALE

BASTA ALIBI, ORA INGRESSO INVITALIA E AVVIO TRANSIZIONE ECOLOGICA

Ora non ci sono più alibi per l’azienda e per il Governo. Dopo la decisione del Consiglio di Stato si deve dare seguito all’accordo del 10 dicembre con l’ingresso di Invitalia nel capitale societario di ArcelorMittal.

Non è più rinviabile la realizzazione di un progetto industriale che metta al centro la transizione ecologica, il risanamento ambientale e la piena salvaguardia occupazionale di tutti i lavoratori coinvolti nella vertenza, siano essi diretti, di Ilva in Amministrazione straordinaria e dell’appalto e indotto della più grande fabbrica europea.

Non è più rinviabile la realizzazione di un progetto industriale che metta al centro la transizione ecologica, il risanamento ambientale e la piena salvaguardia occupazionale.
Non possiamo attendere ulteriormente, il Governo deve intervenire ad esso per evitare una condizione irreversibile che farebbe diventare l’ex ILVA una polveriera sociale.

In questi mesi abbiamo registrato un drammatico peggioramento delle condizioni dei lavoratori diretti, dell’indotto e di ILVA in Amministrazione Straordinaria, dell’appalto e indotto.

Purtroppo, il ritardo accumulato per l’ingresso dello Stato per la costituzione della nuova società ha provocato il blocco degli investimenti ambientali e delle manutenzioni con il conseguente aumento del rischio di gravi incidenti.

Anche gli impegni assunti dal ministro Giorgetti lo scorso 19 febbraio non hanno prodotto alcun risultato e non c’è più tempo da perdere per dare un futuro ecosostenibile alla più grande acciaieria europea, salvaguardando l’ambiente, la salute e tutti, indiscriminatamente i posti di lavoro.

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