RIPROGRAMMAZIONE FONDI COMUNITARI

APPROVATA UNA PRIMA RISOLUZIONE. INSUFFICIENTE!

Il Parlamento europeo ha approvato in data 17 aprile 2020 con 395 sì, 171 no e 128 astensioni una risoluzione non vincolante che si esprime anche a favore di forme di mutualizzazione dei debiti pubblici per rispondere alla crisi del coronavirus. Tra gli strumenti previsti ci sono i cosiddetti recovery bond, che sono delle obbligazioni per favorire la ripresa garantite dal bilancio comunitario.

Il «pacchetto» promosso dal Parlamento intende proporre un programma di rilancio i cui investimenti sarebbero finanziati da un accresciuto bilancio europeo cosi come da obbligazioni per la ripresa, i recovery bonds per l’appunto, garantiti dallo stesso bilancio comunitario, senza comportare la cosiddetta mutualizzazione del debito esistente».

L’ unica via di uscita è, e resta a giudizio della UILM, l’adozione di un vero e proprio Piano Mashall a sostegno dell’economia, del lavoro e del sociale da parte dell’Europa per gestire la fase attuale e il post coronavirus, che sta drammaticamente decimando oltre alle vite, i lavoratori e le aziende. Seve coraggio e lungimiranza, non più austerità.

Condividi la pagina