POSITIVA RIPRESA TRATTATIVA MA ANCORA MOLTO DISTANTI DA RICHIESTE
E’ sicuramente positiva la ripresa della discussione sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici che ha dato il via oggi alla seconda fase del confronto, dopo 50 giorni dall’interruzione del 7 ottobre. Per entrare nel merito del documento di Federmeccanica-Assistal ci sono quasi tutti i capitoli della nostra piattaforma, e questo vuol dire che c’è una base da cui partire, ma è chiaro che i 65 euro di incrementi salariali mensili, in cui solo l’Ipca alimenterà i minimi contrattuali, sono ben distanti dalla nostra proposta. Sia il merito che il metodo ci mettono ancora su distanze ampie, ma questo mi auguro possa far parte della trattativa.
Il contratto dei metalmeccanici è uno dei più importanti del sistema industriale, poiché mette insieme 9 importanti comparti per oltre 1 milione e 400mila lavoratori. In questa fase la responsabilità che tutti noi dobbiamo avere è appesantita dal macigno della pandemia, ma non dobbiamo perdere di vista l’obiettivo, che è quello di salvaguardare il contratto nazionale e di conseguenza mettere al centro il lavoro, i lavoratori e le imprese. Solo così, uniti, riusciremo a ottenere risultati inimmaginabili come è stato nel 2016. Se nel 2016 abbiamo rinunciato a quote di salario reale, lo abbiamo fatto consapevolmente scegliendo di puntare su altri elementi fondamentali, come quello della sanità integrativa che in questa fase si è dimostrata indispensabile. Ma non possiamo pensare che questa sia la norma. I lavoratori devono aumentare la capacità di spesa per rimettere in moto l’economia del Paese.
Nei prossimi giorni, quindi, approfondiremo gli argomenti proposti da Federmeccanica-Assistal capitolo per capitolo per capire se e come si possono conciliare con la nostra piattaforma. Ci incontreremo di nuovo nei giorni 1, 2, 3 e 9 dicembre. Inizierà così il vero negoziato che, senza pregiudiziali, ci potrà portare al risultato e farà sì che il nostro rinnovo contrattuale lascerà il segno ancora una volta.