Anche se prosegue incessante la macchina del rinnovo della RSU all’interno del sito produttivo in Grottaglie, sono stati giorni intensi quelli trascorsi e di forte tribola-zione tra le Rsu UILM dello stabilimento.
La nostra preoccupazione riviene dallo scorso ottobre, data in cui la Boeing aveva annunciato un abbassamento del rateproduttivo da 14 a 12 sezioni di fusoliera del Boeing 787 per il 2020.
Infatti, agenzie di stampa estere, hanno riportato i timori di un principale stakehol-der a riguardo dei mancati ordini da parte del mercato cinese (uno dei principali ac-quirenti di aerei di linea per voli a medio e lungo raggio al mondo). Per tali motivi anche il rate 12 potrebbe essere ritenuto non sostenibile, tanto da procedere eventualmente ad un suo ulteriore abbassamento.
La UILM a tal punto, e, sulla scorta delle preoccupazioni, ha ritenuto prioritario affrontare in maniera strutturale e programmatica la discussione con la Regione Pu-glia per definire i percorsi di investimenti annunciati in passato (coerentemente a quanto avviene in altre regioni dove sono presenti i siti produttivi della Leonardo Spa) e con l’azienda, per ottenere risposte in merito alle strategie di sviluppo che sta mettendo in campo (in linea con gli obiettivi di nuove funzioni presenti nella Divisione), volte a garantire l’espansione della mission delle Aerostrutture e del sito di Grottaglie, vincolato dalla mono committenza industriale.
L’azienda, dal suo canto, non ha tardato a sementire un’ipotesi del genere, dichia-rando di contro che non vi è alcuna comunicazione ufficiale da parte di Boeing in tal senso e ricordando che in 10 anni il sito tarantino ha quadruplicato l’occupazione, con circa 1300 unità con un’età media di 33 anni e un alto livello di scolarizzazione (diplomati e laureati) e che si tratta di un sito esempio di modello produttivo all’avanguardia dell’intero comparto metalmeccanico nazionale. Proprio poco tempo fa è arrivata a Charleston negli USA la sezione numero 1000 di fusoliera prodotta a Grottaglie.
Nonostante tutto questo, la UILM ha più volte chiarito in vari ambiti, dalle strut-ture nazionali a quelle regionali e territoriali, la questione della mono committenza da parte di Boeing, ed i rischi legati alla stessa in caso alcune dinamiche, soggette a varie cause, se non prontamente affrontate porterebbero inevitabilmente ricadute pesantissime sul futuro della fabbrica e sui lavoratori. Un ulteriore prezzo che non possiamo permetterci.
Sebbene siano state fornite rassicurazioni dall’azienda, le varie esperienze in ambito nazionale ci insegnano e ci impongono il massimo rigore sul tema, per il quale continueremo, per quanto ci riguarda, a monitorare costantemente ed attentamente ogni potenziale elemento che ad ogni modo possa ingenerare scenari futuri che siano al di fuori del perimetro del consolidamento, ed incremento delle attività ne-cessari al bene dei lavoratori in termini di prospettiva, normativi e di salario.