IL NORD RIVENDICA MA LA VERA PRIORITA’ E’ IL SUD E TARANTO

MAGGIOR CONFLITTO TRA NORD E SUD: BILANCIARE LE RISORSE E, SVOLTA PER TARANTO

Dopo il Covid il Paese è letteralmente sotto choc! a dirlo, senza mezzi termini, è l’ultimo Rapporto che l’Istat ha presentato ad inizio settimana, nel quale vengono messe a nudo le fragilità di un’Italia sempre più povera, meno equa e segnata da profonde disuguaglianze sociali.

L’Europa quando ci dice: “Vi do i fondi ma a tre condizioni: che siano utilizzati per investimenti e non per sussidi, per risolvere i vostri problemi strutturali e, in particolare, la vostra drammatica crescita delle disuguaglianze”, lancia un monito inequivocabile.

Ora le disuguaglianze in Italia non sono interne alle regioni del settentrione, ma sono tra Nord e Sud. Il problema è che, in base alle condizionalità che l’Europa chiede di rispettare, il Mezzogiorno dovrebbe essere in prima fila su tutte le cose, sanità, scuola, infrastrutture, emergenza sociale, ecc. e questa sarà la cartina di tornasole nel vedere cosa si fa, quale sarà la strategia adottata.

Il segnale va dato, netto e senza esitazione, altrimenti la situazione socio-economica sarà tale che, partendo da Taranto, si rischia di arrivare alla vera e propria “carne viva”.

Sebbene tutte le regioni chiedano risorse, la situazione è chiara, chiarissima, negli ultimi anni al nord sono andate risorse molto più consistenti di quelle dovute, la cui cartina di tornasole è il paragone con la parte bassa dello Stivale, in termini di sanità, scuola, infrastrutture, emergenza sociale, ecc..

Partendo da Taranto come città icona del profondo Sud, il Governo renda definitiva giustizia al divario del Paese ed alla Comunità, partendo dal risarcimento dei guai che accompagnano da decenni popolazione e lavoratori tarantini e della provincia.

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