AUMENTANO I MINIMI, MA NON È IL CONTRATTO CHE VOGLIAMO!
Nella giornata dell’8 giugno, dopo che l’ISTAT ha comunicato il consuntivo IPCA del 2019 nella misura dello 0,7%, Fim, Fiom e Uilm hanno definito con Federmeccanica e Assistal tre tabelle contrattuali con pari incremento:
a) dei minimi salariali per ciascun livello di inquadramento
b) dei trattamenti di trasferta
c) degli importi della reperibilità in vigore sempre da giugno 2020
Questi aumenti, anche a causa di un qualche eccesso (non nostro) nei toni della divulgazione della notizia, hanno creato sconcerto e qualche perplessità perché – ci viene riferito – più di uno ha pensato: “ma come, chiedevamo l’8% di aumento e otteniamo lo 0,7%?”
A questa domanda, la Uilm risponde: “le tabelle non sono il contratto che vogliamo!” Gli incrementi di cui alle tabelle derivano dal contratto del 2016 (scaduto) che ancora opera fino a che non viene sostituito da uno nuovo (per effetto della “clausola di ultrattività”).”
Continuano quindi ad operare le norme del CCNL del 2016, per esempio, con la conferma dei flexible benefits e dell’adeguamento delle retribuzioni, delle indennità di trasferta e di reperibilità, sulla base dell’indice IPCA (che è appunto quello che ha prodotto i sia pur modesti miglioramenti delle tabelle di cui sopra).
La Uilm, tuttavia conferma che vuole il rinnovo del contratto all’altezza delle esigenze dei metalmeccanici così come scritte nella piattaforma presentata alle Controparti e sta lavorando affinché, anche in questa difficile situazione possa riprendere il negoziato per garantire alle lavoratrici e ai lavoratori metalmeccanici un congruo aumento contrattuale e maggiori tutele normative.
A breve saranno sottoscritti analoghe tabelle con l’Unionmeccanica Confapi, con le in- dustrie orafe e con le cooperative metalmeccaniche, proprio perché anche in quei contratti hanno lo stesso meccanismo di incrementi salariali collegati all’IPCA.
Ma anche in questi casi non vogliamo accontentarci dell’adeguamento all’IPCA e abbiamo presentato o presenteremo piattaforme simili nei contenuti a quella presentata a Federmeccanica e Assistal.
Non hanno questo meccanismo di adeguamento salariale il CCNL dell’artigianato per il quale è stata inviata la piattaforma e stiamo chiedendo di svolgere l’incontro di presentazione e il CCNL Confimi, che al momento della quarantena era in una fase di costruttivo confronto, ma anche in questi casi il nostro impegno per giungere a un rinnovo è serio e coerente.