Bonus acqua potabile 2022 2023:come richiederlo, requisiti, importo

 La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato il bonus acqua portabile, inizialmente prevista solo per il biennio 2021anche per il 2023. E’ un’agevolazione che permette di ottenere un rimborso fino a 500 euro per le spese sostenute per la razionalizzazione del consumo dell’acqua potabile.

Il contributo è gestito dall’Agenzia delle Entrate e sarà monitorato da Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. 

BONUS ACQUA POTABILE: COS’È

Il bonus acqua potabile è un aiuto economico per chi acquista sistemi per migliorare la qualità dell’acqua da bere in casa oppure in un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale, nonché in un ente del terzo settore o religioso.

Si tratta, nello specifico, di un credito di imposta del 50% sulle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi (filtri, depuratori o gasatori) che hanno come scopo il miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti. L’obiettivo è ridurre il consumo dei contenitori di plastica per l’acqua potabile.

BONUS ACQUA 2022 2023: COME FUNZIONA

Il beneficio viene erogato sotto forma di un credito d’imposta pari al 50% per le spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023. In base a quanto indicato nel provvedimento Agenzia Entrate bonus acqua potabile, l’agevolazione si può utilizzare per l’acquisto e l’installazione di sistemi di:

  • mineralizzazione;
  • filtraggio;
  • addizione di anidride carbonica alimentare (E 290) o raffreddamento.

A CHI SPETTA

Possono fare richiesta per il bonus acqua potabile 2022 2023 le seguenti categorie di soggetti:

  • persone fisiche;
  • soggetti esercenti in arti, professioni o attività di impresa;
  • enti non commerciali, compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti e gli enti del terzo settore.

A QUANTO AMMONTA

Il Bonus acqua potabile è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 (Legge 30 dicembre 2020, n. 178) ed è diventato operativo dal 17 giugno 2021. L’agevolazione, gestita dall’Agenzia delle Entrate, consiste in un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute, dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023, per comprare e installare sistemi di:

  • filtraggio;
  • mineralizzazione;
  • raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare.

L’importo massimo delle spese è di:

  • mille euro per ciascun immobile, per le persone fisiche;
  • 5mila euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

BONUS ACQUA POTABILE COME RICHIEDERLO

Per richiedere il bonus acqua potabile 2022 è necessario comunicare le spese sostenute, documentate da una fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito, all’Agenzia delle Entrate. L’ammontare delle spese si comunica inviando il MODULO DI DOMANDA (Pdf 177Kb) all’Agenzia delle Entrate, da compilare seguendo l’apposita GUIDA (Pdf 36 Kb) e le specifiche tecniche (Pdf 787 Kb).

La comunicazione va inviata per via telematicatra il 1° e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui si sono sostenuti i costi per l’installazione di impianti per la riduzione del consumo di acqua potabile, in una delle seguenti modalità:

La richiesta di bonus può essere presentata direttamente dal beneficiario o da un intermediario. Una volta inviata la comunicazione, il richiedente riceve, entro 5-10 giorni, una ricevuta che attesta la presa in carico della domanda.

SCADENZA BONUS ACQUA 2022 2023

La domanda bonus acqua potabile va inviata a febbraio dell’anno successivo all’acquisto. Quindi per le spese effettuate nel 2021 la richiesta di agevolazione va presentata dal 1° al 28 febbraio 2022.  Per le spese sostenute nel 2022 va invece inviata dal 1° al 28 febbraio 2023.

PAGAMENTO

Le spese agevolabili devono far riferimento, nel caso di soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, quindi anche dai privati cittadini, a pagamenti effettuati con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento non in contanti.

Dato che la misura è stata attivata il 17 giugno, esclusivamente per le spese sostenute dal 1° gennaio al 16 giugno 2021 sono accettate tutte le modalità di pagamento. In questo caso è possibile integrare la fattura o il documento commerciale attestante la spesa annotando sui documenti il codice fiscale del soggetto che richiede il buono.

Il credito d’imposta, in relazione alle spese effettivamente sostenute, è utilizzabile dai beneficiari in compensazione, ovvero, per le sole persone fisiche non esercenti attività di impresa o di lavoro autonomo, nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento delle spese agevolabili e in quelle successive fino a quando non se ne conclude l’utilizzo.

ISTRUZIONI PER L’UTILIZZO IN COMPESAZIONE

Il bonus potrà essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi per l’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del contributo.

CUMULABILITÀ E CRITERI DI EROGAZIONE

Il bonus acqua potabile è cumulabile. Dunque se, ad esempio, un privato o un soggetto d’impresa installa un depuratore in due proprietà differenti, può ottenere il bonus per entrambe le spese.

La cosa importante è che la spesa rientri nel limite di 1.000 euro per ciascun immobile per le persone fisiche e di 5.000 euro, invece per le attività di tipo commerciale, professionale, d’arte, imprenditoriale e gli enti del terzo settore o religiosi.

Il bonus acqua pubblica può essere fruito dai soggetti che sostengono le spese su immobili posseduti o detenuti in base a un idoneo titolo. Questo vale sia per chi ha la proprietà di un bene, sia per chi è detentore, ad esempio, in caso di contratto di locazione, comodato d’uso o affitto d’azienda. In caso di comproprietà, il credito d’imposta è ripartito tra gli aventi diritto in misura proporzionale rispetto alle spese sostenute da ognuno di loro.

Fonte (https://www.ticonsiglio.com/bonus-acqua-potabile/)

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