BACHECA CONFEDERALE

BENE IL LAVORO DELLA COMMISSIONE. NON TUTTI I LAVORI SONO UGUALI

La commissione istituzionale sui lavori gravosi ha svolto un ottimo lavoro. Il documento approvato il 16 di settembre 2021, fotografa quello che la UIL sostiene da sempre: non tutti i lavori sono uguali.

Nel documento sono state individuate 31 categorie incrociando con criteri scientifici indici statistici forniti da INPS, INAIL ed ISTAT che valutano l’onerosità fisica e psicosociale delle mansioni oltre che gli indici legati agli infortuni ed incidenti sul lavoro.

Un documento arricchito anche da una valutazione sulla iniquità, più volte denunciata dalla UIL, dell’automatismo sull’incremento dell’età pensionabile.

Questo è un importantissimo contributo per orientare le scelte che devono essere intraprese nella prossima legge di bilancio per definire una flessibilità più diffusa di accesso alla pensione intorno a 62 anni.

Per la UILM non può essere che una buona notizia, soprattutto perché, già dal lontano marzo del 2015, in quel lontano inverno data la nostra Organizzazione si mosse scrivendo alle massime cariche dello Stato e per conoscenza ai Segretari generali della Confederazione, chiedendo di riconoscere la sacrosanta variazione della normativa in materia di pensioni sulle evidenze che i lavori non sono tutti uguali. Avviammo, ed in molti lo ricorderanno, una petizione tra tutti i lavoratori del comparto dell’industria siderurgica e metalmeccanica, a sostegno di quello che da sempre sosteniamo: Un sacrosanto riconoscimento della fatica e gravosità delle attività nell’industria.

Adesso necessita procedere spediti verso quanti di equo necessita fare, assumendosi la responsabilità di riconoscere a questi lavoratori ciò che di diritto spetta loro. La vita è una e chi svolge un lavoro gravoso deve vedersi riconosciuto il giusto trattamento previdenziale.

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