ARCELOR MITTAL

TAVOLO DI INCONTRO CON INPS SULLE RAGIONI DELL’ESPOSTO PRESENTATO DA UILM-FIOM-FIM

Pubblichiamo integralmente il comunicato ai lavoratori a valle del tavolo di incontro con INPS sulla denuncia di giorno 23 giugno sorso.

“In data odierna (Martedì 30 giugni per chi legge) Arcelor Mit- tal ha convocato le organizzazioni sindacali per la proroga della CIGO, con causale COVID19, per ulteriori 4 settimane con nota del 25/06/2020. L’azienda ha comunicato che la stessa si rende necessaria per una caduta degli ordinativi a seguito della contrazione del mercato dell’acciaio scaturita dal post pandemia. Le scriventi organizzazioni sindacali hanno avanzato delle richieste in merito all’ integrazione salariale, alla diminuzione del personale coinvolto dalla Cigo ed a una rotazione equa dei lavoratori a parità di mansione.
ArcelorMittal, ancora una volta, ha preferito non entra re nel merito della cassa integrazione, a partire dal numero complessivo di lavoratori coinvolti dalla procedura dell’ammortizzatore sociale. Ad oggi, nel mese di giugno si registrano circa 3100 dipendenti diretti collocati in cigo, mentre la presenza in fabbrica è di circa 3800 lavoratori. Per quanto attiene il personale dell’indotto, la presenza media si attesta intorno ai 2200.
Inoltre, a seguito di quanto emerso nella conferenza dei servizi sono state riavviate alcune attività AIA, nello specifico il trattamento acque di Afo – Laf – Cok, copertura nastri, rimozione amianto, antincendio, depolverazione doccia delle batterie 7-8-9 e copertura par- co fossile . UILM, Fiom e Fim per le ragioni sopra esposte non hanno sottoscritto il verbale di cassa integrazione e, in merito alle denunce ad INPS dei giorni scorsi sull’utilizzo anomalo della cassa integrazione, hanno incontrato l’ente previdenziale di Taranto. Infatti, in mattinata abbiamo fornito ad INPS ulteriori elementi di criticità che si sono presentati durante l’utilizzo dell’ammortizzatore sociale da parte di Arcelor Mittal.”

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