Appalto ENI: richiesta di reintegro dei lavoratori sospesi

Il 14 ottobre la UILM ha inviato una lettera ufficiale alla direzione dell’azienda RendelIn, impegnata nell’appalto ENI, per chiedere l’immediato reintegro di alcuni lavoratori, sospesi a seguito di provvedimenti disciplinari che riteniamo ingiustificati e sproporzionati.

Nel documento, firmato dal coordinatore UILM dell’appalto ENI Carlo Milo e dal segretario UILM Taranto Luigi Bennardi, viene denunciato il silenzio dell’azienda nonostante i tentativi di confronto, e si ricorda che la sospensione cautelare non può essere applicata in assenza di fatti gravi e accertati.

La UILM ribadisce che la sicurezza sul lavoro non può diventare uno strumento punitivo, ma deve restare un pilastro per la tutela della salute e della dignità di tutti i lavoratori.

Pubblichiamo il testo della comunicazione:

Spettabile RENDELIN
Alla Direzione Aziendale
All’Ufficio del Personale
Al Responsabile di Cantiere


Oggetto: Richiesta reintegro personale sospeso e richiesta incontro.
Con la presente richiediamo l’immediato reintegro dei lavoratori XXXXXX, coinvolti nei procedimenti disciplinari avviati in data 07 ottobre.
Riteniamo inaccettabile il provvedimento disciplinare adottato dall’Azienda, che appare
punitivo e ingiustificato, nonché sproporzionato nei contenuti e nelle modalità attuative.
Nonostante i numerosi tentativi di interlocuzione, avvenuti tra il Coordinatore della UILM
per l’appalto ENI e il responsabile di cantiere nei giorni scorsi, l’Azienda ha scelto di
sostenere un silenzio inaccettabile, senza intraprendere alcuna azione risolutiva.
Ci preme sottolineare che un provvedimento disciplinare non può tradursi in una
sospensione cautelare preventiva, se non in presenza di fatti gravi e accertati, quali rissa,
furto o atti di violenza sul posto di lavoro. Nel caso specifico, nessuna di tali condizioni si è
verificata. Per di più evidenziamo, che simili provvedimenti di natura punitiva non
rappresentano assolutamente un caso isolato.
Ribadiamo che la sicurezza sul lavoro risulta essere l’insieme di misure, procedure e
valutazioni al fine di proteggere la salute e l’integrità psico – fisica dei Lavoratori, non certo
di sanzionarli e basta.
A tal proposito precisiamo che nel caso in cui l’Azienda continui a disattendere quanto
previsto dalla normativa vigente (D.lgs. 81/2008) e dalle procedure concordate con la
committente ENI (Patto per la Sicurezza), questa Organizzazione Sindacale si riserva di
intraprendere tutte le azioni necessarie a tutela dei Lavoratori, fermo restando il pieno
rispetto delle disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Alla luce di quanto sopra descritto, oltre a richiedere il reintegro immediato dei due
Lavoratori, si richiede un incontro tra le Parti, al fine di individuare soluzioni
condivise che scongiurino il verificarsi di analoghe situazioni in futuro.

Il Coordinatore UILM Appalto ENI Carlo Milo
il Segretario UILM Taranto Luigi Bennardi

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